La sola cosa necessaria perché il male trionfi è che gli uomini buoni non facciano niente.

(Edmund Burke 1729-1797)

 

 

  

 

#63

 

OLTRE LA SOGLIA

 

 

1.

 

 

            Il Vice Sovrintendente Samuel Tate, responsabile dell’Investigative and Support Bureau del Dipartimento di Polizia di New Orleans, si chiede se ha fatto bene a fidarsi di quell’insolente ragazzina che dice di essere la nipote di Fratello Voodoo, ma non ha avuto molta scelta: sua figlia è stata rapita da una specie di zombie e Collette Drumm dice di poterla rintracciare, quindi non gli resta che assecondarla e farsi guidare da lei, seduta al suo fianco nel sedile posteriore dell’auto di servizio che sta trasportando entrambi.

-È sicura di quello che sta facendo?- chiede ancora Tate.

-Si fidi, Capo Tate.- risponde la ragazza -Ho uno speciale legame con… con lo spettro di mio padre che mi guida infallibilmente da lui.-

            Spettri… solo non molto tempo prima Tate avrebbe liquidato la faccenda come sciocchezze da visionario ma da allora ne ha viste troppe per rimanere scettico.

-Lui è legato a zio Jericho, quindi troveremo anche lui ed io sono convinta che abbia già rintracciato sua figlia.- aggiunge Collette.

Se non l’ha rapita proprio lui, pensa il sempre sospettoso Tate a cui Fratello Voodoo non è mai piaciuto molto, anche se deve ammettere con riluttanza di avere anche ragioni personali al riguardo.

-Svoltate a sinistra adesso.-

            L’autista segue l’indicazione di Collette. Sono in prossimità del porto e non è un incendio quello che vedono in lontananza? Tate ha un brutto presentimento.

            Nell’aria si ode un sordo rumore di tamburi, che diventa sempre più forte e davanti a loro si forma una strana nebbia, poi da quella nebbia esce la figura di Fratello Voodoo che porta tra le braccia una donna.

            L’autista sterza e riesce a frenare senza danno. Tate si precipita fuori seguito dal suo vice Peter Hawkins.

-Loralee!- esclama riconoscendo la figlia svenuta.

-Sta bene.- lo rassicura Fratello Voodoo deponendo la ragazza a terra -Badi a lei, Tate, io devo occuparmi di un’altra cosa urgente.-

            Si gira ed è di nuovo avvolto dalla nebbia per poi scomparire ancora.

-È scappato.- commenta Hawkins.

-No!- replica Collette -Vuole solo assicurarsi che sia davvero tutto finito, ma tornerà, vedrete.-

 

            Londra, Inghilterra, Regno Unito. L’Ispettore Constance Johanssen non può che constatare l’amara verità: i Supernaturals hanno compiuto un vero e proprio massacro e si sono divertiti nel farlo.

-È orribile… disgustoso.- commenta l’inviato del Coroner

-Deve imparare ad avere più sangue freddo, Dottor Watson.- lo rimprovera Constance. -Che mi dice ad un primo esame?-

            Il giovane medico è decisamente pallido e la voce è spezzata quando alla fine parla:

-I segni su questi corpi… sono stati squartati e ad alcuni di loro la carne è stata strappata a morsi.-

-Nightshade come con le altre vittime?-

-No, questi sono i denti di un roditore, un roditore molto grosso.-

-Quello che chiamano Verminus Rex, suppongo. In pochi minuti lui ed i suoi amici hanno fatto una strage, liberato la prigioniera e poi sono semplicemente scomparsi. Odio le creature dell’Occulto.-

            E non è la sola, pensa John Watson.

 

            Il Barone Sangue entra nella stanza da letto padronale di Villa Drake e si toglie la maschera rivelando i lineamenti del Conte Dracula, il più famoso dei Vampiri.

            Kate Fraser, che stava dormendo nel grande letto, si sveglia e nel vederlo esclama.

-Sei tornato.-

-Ne dubitavi mia cara?- ribatte lui accarezzandole il volto -Nulla potrebbe tenermi lontano da te, lo sai.-

            I suoi lineamenti, i suoi stessi abiti, mutano ed in breve al posto di Dracula c’è il suo discendente Frank Drake che bacia Kate appassionatamente ed in pochi secondi si spoglia unendosi a lei.

            Più tardi, Drake, sorridente dice alla ragazza accanto a lui:

-Questa simbiosi col mio imbelle discendente ha i suoi vantaggi, devo riconoscerlo. I piaceri della carne, chiamiamoli così, mi mancavano.-

-C’è una cosa che devo dirti.- gli si rivolge Kate. -Sono incinta.-

            Nel volto di Frank, a cui per un istante si sovrappone quello di Dracula, un’espressione di gioia selvaggia.

-È una notizia meravigliosa!- esclama -Speravo che accadesse. Anche se il seme è quello di Frank, lo spirito è quello di Vlad. Questo figlio sarà mio e non mi si rivolterà contro come tutti gli altri miei figli.-

            Sul volto di Kate Fraser non c’è la stessa gioia.

 

 

2.

 

 

            Un rullo di tamburi lontano e tra le fiamme appare la figura di Fratello Voodoo. Impossibile anche per lui dire in se quell’inferno ci sia ancora qualcuno e se quel qualcuno sia vivo, eppure ha la sensazione che June Covington sia sopravvissuta e se è così, deve trovarla.

            Un improvviso crepitio gli fa alzare la testa. Il soffitto sta crollando. Un attimo dopo qualcosa esplode.

 

            Fuori dal capannone la Polizia ha formato un cordone e quando si ode il rombo dell’esplosione quasi tutti coloro che sono all’interno del perimetro recintato si volgono verso il punto d’origine. I più vicini vengono sbalzati a terra dall’onda d’urto, i più lontani ricevono in volto un’ondata di calore.

-NO!- grida Collette Drumm.

            Il capannone crolla e si accartoccia si se stesso.

-Se Fratello Voodoo era all’interno…- commenta Pete Hawkins -… a quest’ora è più cotto di un tacchino il Giorno del Ringraziamento.-

-No, non lui.- afferma, decisa, Collette -Vedrete… è vivo, deve esserlo.-

            L’aria porta di nuovo l’eco di distanti tamburi e tra le alte fiamme sembra apparire una figura dapprima indistinta e che poi sembra sempre più quella di un uomo… un uomo che attraversa le fiamme come se non esistessero e raggiunge gli spettatori… un uomo di nome Fratello Voodoo.

-Che mi venga…- esclama Hawkins sorpreso.

-Zio Jericho!- urla Collette -Lo sapevo che ce l’avresti fatta, lo sapevo!-

            Jericho Drumm non risponde, fa ancora qualche passo in avanti e poi crolla sostenuto appena in tempo dal Vice Sovrintendente Tate.

 

Un castello antico e battuto dalle onde del mare nell’estremo nord della Scozia è qui che si materializzano i Supernaturals grazie ad un incantesimo di teletrasporto ed è sempre qui che l’attendono la vampira a cui sono legati da un patto di alleanza e lo stregone che li ha evocati.

-Vedo che avete avuto successo, mi compiaccio.- commenta Lilith Dracula,-Bentornata tra noi, Nightshade.

-Anch’io sono lieta di vederti, Lilith e ti ringrazio per avermi resa alla mia vera forma.- risponde la licantropa dal pelo bianco.

-Ho fatto quel che era necessario.- ribatte Lilith Dracula, poi si volge all’uomo accanto a lei -I tuoi Supernaturals sono stati all’altezza di ciò che mi aspettavo da loro, Conte.-

-Sono lieto che tu sia soddisfatta, Milady Dracula.- risponde sorridendo affabilmente Sir Victor Salisgrave, Lord Cape Cliff, Conte di Salisgrave KT[1] OBE.[2]

-È stato un compito facile, tutto sommato.- commenta Demogoblin –Ma mi sono divertito.-

-E allora sarai lieto di sapere che presto avrete un compito ancor più soddisfacente.- aggiunge Lilith.

-Di che si tratta?- chiede Carrion -Che dovremo fare?

            Lilith sogghigna e risponde:

-Quello che vi riesce meglio: uccidere.-

 

 

3.

 

 

            Nina Price si guarda intorno.

-E questo cos’è: un rifugio per giovani vampiri in fuga?-.

-Mi fa piacere che tu mantenga il senso dell’umorismo, ragazza.- replica Rachel van Helsing -Ho acquistato questo posto quando ero la sposa di Dracula e nessuno ne conosce l’esistenza, nemmeno lui. Qui potrai riflettere in santa pace e decidere del tuo futuro.-

-E cosa ci sarebbe da decidere?-

-Non prendermi in giro, ragazza: io so chi sei, che appartieni ad un’antica famiglia europea maledetta dalla licantropia. Le circostanze che hanno fatto di te una vampira nelle ore notturne non mi sono del tutto note, ma è chiaro che la tua natura ibrida fa di te una vampira non comune.-

-Dimmi qualcosa che non so.-

-Per quello che sei saranno in tanti a volerti studiare o controllare. Devi scegliere: vuoi essere la pedina di altri o la padrona del tuo destino?-

            Nina tace.

 

In circostanze normali Jericho Drumm si sarebbe opposto a farsi ricoverare in ospedale e si sarebbe fatto portare nella sua abitazione per curarsi con i suoi poteri ma stavolta il suo istinto lo ha avvertito che all’University Hospital sarebbe accaduto qualcosa di brutto e lui doveva essere presente.

            Gli esami clinici dimostrano chiaramente che lui non ha riportato ustioni o altre ferite nell’incendio del capannone del porto che serviva da laboratorio a June Covington per i suoi esperimenti sulla rianimazione dei cadaveri, nulla di fuori dall’ordinario per Fratello Voodoo. Sarà dimesso ma prima ha qualcosa da fare.

            Una volta usciti i medici, Jericho si rimette il costume e lascia la stanza. A pochi metri di distanza, nel corridoio parallelo, c’è la stanza dov’è ricoverata Loralee Tate. Fratello Voodoo la riconosce a colpo sicuro perché ci sono due poliziotti in uniforme davanti alla porta. Samuel Tate non ha esitato a usare i suoi privilegi di importante funzionario di Polizia per mettere la figlia sotto protezione,. Jericho lo capisce bene.

            Si avvicina alla porta e i due poliziotti lo fermano.

-Spiacente.- dice uno di loro -Nessuno può vedere Miss Tate, ordine di suo… del Capo Tate.-

-Ma io sono un amico.- replica quietamente Fratello Voodoo guardando i due poliziotti negli occhi -Io posso vederla.-

-Lei è un amico.-

-Lei può vederla.-

            Ripetono meccanicamente i due poliziotti lasciandolo passare. Loralee è seduta sul letto e quando lo vede gli corre incontro gettandogli le braccia al collo.

-Jericho!- esclama -Sapevo che mi avevi salvato tu ma nessuno mi ha detto nulla su come stavi o cos’è successo.-

Lui resiste alla tentazione di baciarla e la accompagna a sedersi poi le spiega cos’è successo dal suo rapimento sino ad ora.

-E questa Dottoressa Covington è morta nell’incendio?- chiede, alla fine, Loralee.

-Tutto farebbe pensare di sì ma io non ne sono convinto.- risponde Fratello Voodoo.

            Forse la Polizia scoprirà qualcosa su chi finanziava la Covington ma al momento non è quello che gli interessa. Quella donna è ancora viva, ne è certo ed ha in mente qualcosa di brutto e sta a lui fermarla e proteggere Loralee.

 

Danielle Seward scende la scala che porta ai sotterranei del manicomio un tempo diretto dal suo trisnonno il Dottor James Seward, uno degli uomini che affrontarono e sconfissero Dracula durante il suo soggiorno a Londra alla fine del XIX Secolo.

            Qui venivano rinchiusi i pazienti più pericolosi e le pareti stesse sembrano trasudare paura, dolore e altre emozioni egualmente forti e pericolose.

            Danielle si muove senza esitazioni e mormora:

-Ho udito il tuo richiamo, mio signore, e sto arrivando.-

 

 

4.

 

 

Angel O’Hara ha appena accompagnato il figlio Teddy a scuola e si appresta ad andare al lavoro quando, poco prima di entrare in auto, la blocca un uomo biondo vestito di blu con un maglione dolcevita rosso.

-Dobbiamo parlare.- le dice.

            Angel sobbalza ed esclama:

-Mr. Stroud, mi ha spaventata. Cosa posso fare per lei?-

-Il momento è venuto.- risponde semplicemente Simon Stroud.

            Qualcosa cambia nello sguardo di Angel e nel tono stesso della sua voce mentre replica:

-Sono pronta.-

 

A New Orleans Blade e Donna Garth stanno per entrare al Tipitina Club quando si para davanti a loro il massiccio buttafuori di colore gigantesco ma con una testa decisamente piccola ed al cui confronto perfino una delle incarnazioni di Hulk sembra mingherlina.

-Non siete sulla lista.- dice.

-Come sarebbe a dire?- replica Blade -Nessuno ci ha mai bloccato l’ingresso prima.-

-Non siete sulla lista.- ripete l’energumeno.

-Eric… forse…- comincia a dire Donna.

-Non mi piace molto questo posto, ma non sono disposto a farmene tener fuori da una specie di zombie col cervello da gallina.- ribatte Blade.

            Collette Drumm fa capolino all’ingresso.

-Lasciali passare, Garth.- dice -Loro sono amici, possono entrare sempre.-

-Entrare, sempre, capito.-

            Mentre entrano Donna si rivolge a Collette:

-Garth? Cos’è, uno scherzo?-

-In un certo senso.- risponde la ragazza -Non sappiamo molto di lui. Forse è uno zombie o forse no. Di certo è un po’ particolare. Garth potrebbe essere anche il suo vero nome… o cognome, non siamo certi nemmeno di questo ma è il buttafuori perfetto per un locale come questo, non credete?- Il tono di Collette diventa improvvisamente più serio -Sono contenta che siate venuti perché ho la sensazione che zio Jericho abbia bisogno di aiuto.-

-Tuo zio mi ha salvato la vita anche di recente e non mi tirerò indietro.- risponde Blade.

            Proprio quello che Collette sperava.

 

            In una suite di un lussuoso hotel di Londra, Jack Russell termina una conversazione telefonica:

-Grazie, sapevo di poter contare sulla tua collaborazione.-

-E allora?- gli chiede suo zio Philip -La tua amica ti è stata utile davvero o è stata solo una perdita di tempo?-  

-Sei troppo scettico Phil, per uno che per anni ha avuto una vita avventurosa e di magia e demoni ne sa molto più di me. E pensare che quando recitavi la parte del mio patrigno, ti ritenevo solo un comune uomo d’affari con scarso senso morale ed anche un po’ codardo.-

-Cercavo di lasciarmi alle spalle il passato e se può interessarti, amavo davvero tua madre.-

-Ed è per questo che hai lasciato che la uccidessero senza muovere un dito e senza denunciare i suoi assassini?-[3]

-Cercavo… pensavo di proteggere te e tua sorella.-

-Con poco successo a quanto pare, visto come siamo finiti. Lasciamo perdere che è meglio. Mi chiedevi se la mia amica, come l’hai chiamata, mi è stata utile, la risposta è sì. È una donna con una vasta rete di conoscenze e mi ha dato una pista, un indizio su chi ha assalito Nina e l’ha trasformata in… quello che è ora.-

            Philip Russell non nasconde la sua impazienza:

-Chi è? Dimmelo. Voglio saperlo adesso.-

            Jack si muta a sua  volta in licantropo e fissa suo zio:

-Qualcuno che non possiamo sconfiggere da soli.- è la sua risposta.

 

 

5.

 

 

            In una delle più costose suite di un prestigioso hotel londinese Victoria Bentley, ereditiera e maga a tempo perso, si sveglia di colpo con la schiena percorsa da brividi di sudore freddo.

Non ricorda di essersi addormentata, piuttosto è caduta in una specie di trance e se quello che ha visto in quello stato è vero…

            I suoi pensieri vengono interrotti quando una nebbia purpurea si condensa davanti a lei e una voce femminile le dice:

-Parliamo, Victoria.-

 

            Obitorio dell’University Hospital di New Orleans. La donna vestita di bianco con un cappuccio sulla testa e occhiali rossi a coprirle gli occhi si guarda intorno.

-Pochi soggetti, purtroppo,- commenta -Ma basteranno. Bisogna sapersi accontentare, dopotutto.-

            Estrae da una tasca un contenitore con delle fiale e con un inquietante sorriso in volto si avvicina ad uno dei cadaveri.

 

            L’Ispettore Constance Johanssen esamina ancora una volta i rapporti su quanto è accaduto al carcere femminile, sulla brutalità dell’evasione e le uccisioni gratuite e non necessarie. Una violenza puramente dimostrativa del potere e della follia di chi l’ha perpetrata.

            Un momento… cos’è stato quel rumore nel corridoio? Forse nulla o forse molto. Nel suo tipo di lavoro, pensa Constance, la paranoia può aiutare a restare vivi.

            Impugna la pistola ed esce nel corridoio. La prima cosa che vede sono due poliziotti riversi a terra. Uno ha una piccola pozza di sangue appena sotto la gola e l’altro ha un colorito verdastro e sembra mummificato. Questo vuol dire che…

            Una mano bianca e pelosa la colpisce al polso facendole cadere la pistola, poi la afferra al collo e la solleva brutalmente. Una voce irridente le dice:

-Ciao Constance, sono tornata.-

-Nightshade!- esclama Constance riconoscendo la licantropa dal pelo candido.

-Proprio io. Ricordi cosa ti avevo promesso? Che avrei mangiato il tuo cuore. È il momento di mantenere quella promessa.-

            E mentre vede avvicinarsi le fauci della sua avversaria, Constance non ha dubbi sul fatto che parli sul serio.

 

 

FINE SESSANTATREESIMO EPISODIO

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            In verità, non c’è molto da dire su quest’episodio, quindi passiamo subito a parlare del prossimo in cui gli zombie “scientifici” di June Covington avranno il loro da fare ma anche i mostri tradizionali non saranno da meno.

            A presto.

 

 

Carlo



[1] Knight of the Thistle, Cavaliere del Cardo, la più alta onorificenza scozzese.

[2] Officer of the Order of British Empire.

[3] Nell’ormai leggendario Marvel Spotlight #2 (In Italia su Albi dei Super Eroi, Corno, #6).